Con un evento di apertura a Lucerna, un ampio comitato interpartitico ha aperto ufficialmente la raccolta di firme per l’iniziativa popolare federale per una moratoria sul voto elettronico. Il comitato d’iniziativa ha dimostrato a titolo di esempio che i sistemi di voto elettronico di oggi sono insicuri, facilmente manipolabili e troppo costosi. I tempi sono maturi: d’ora in poi, in tutta la Svizzera verranno raccolte le firme per staccare la spina al voto elettronico.

Ripristinare la fiducia

Il comitato d’iniziativa critica il fatto che i progetti di voto elettronico, che la Confederazione sta portando avanti con eccessivo zelo, non portano alcun beneficio concreto: non ci sarà un aumento dell’affluenza alle urne ed il voto non sarà semplificato. Il voto elettronico rappresenta una grave minaccia per la democrazia diretta: La Svizzera sta diventando un obiettivo interessante per gli hacker nazionali e internazionali – la fiducia nei nostri sistemi elettorali e di voto viene costantemente danneggiata.

Il comitato d’iniziativa precisa che non è composta da “Nemici della Tecnologia”. Al contrario, il comitato è composto interamente da persone affini all’informatica, molte delle quali lavorano anche nel settore informatico. Se mai sarà possibile votare elettronicamente senza rischi, saranno i primi ad avere una visione positiva dell’introduzione del canale di voto elettronico. A tal fine, tuttavia, devono essere soddisfatte una serie di condizioni chiare che sono state concretamente definite dall’iniziativa.

Il testo dell’iniziativa è stato pubblicato sul Foglio federale il 12 marzo 2019. I promotori hanno ora 18 mesi di tempo per raccogliere almeno 100.000 firme certificate.

Ulteriori informazioni:

Comitato d’iniziativa «Per una democrazia sicura ed affidabile»